AMUNDI LANCIA ACCUMULAZIONE FLESSIBILE TRE
Amundi annuncia il lancio di Amundi Accumulazione Flessibile TRE, nuova edizione del fondo flessibile multi-manager ideato per combinare i vantaggi della formula PAC (Piano di Accumulo) con un rigoroso controllo del rischio di portafoglio. L’importo minimo di sottoscrizione previsto è
di 500 euro.
L’obiettivo di gestione è realizzare una crescita moderata del capitale in un orizzonte temporale di tre anni, rispettando un budget di rischio predefinito. Per conseguirlo, la politica di investimento del fondo prevede una crescita sistematica e programmata dell’esposizione all’azionario su un orizzonte di tre anni, investendo con periodicità predefinita una percentuale fissa dell’attivo (rispetto al patrimonio iniziale) nei mercati azionari globali.
“Spesso le decisioni di investimento sono condizionate da fattori puramente emozionali piuttosto che dalle effettive condizioni dei mercati finanziari” - spiega Paolo Proli, Head of Sales & Marketing di Amundi SGR. “Ad esempio si acquista sulla scia dell’entusiasmo o si decide di vendere in un clima generale di panico. E’ invece statisticamente provato che frazionare l’investimento su più rate porta a una diminuzione del rischio legato al market timing. Amundi Accumulazione Flessibile TRE nasce appunto per sfruttare i vantaggi tipici del meccanismo dei PAC, ossia ottenere rendimenti equilibrati, basati sull’andamento di medio-lungo periodo”.
Il meccanismo - Al termine del periodo di collocamento (23 giugno 2015 presso i collocatori e 24 giugno 2015 presso la SGR), è prevista la definizione iniziale di un portafoglio in cui sarà principale la componente obbligazionaria, mentre l’investimento nei mercati azionari sarà residuale. In dettaglio, il fondo investirà in titoli di debito (in misura pari al 30% dell’attivo), in fondi ed ETF obbligazionari (in misura pari al 60%), e in fondi ed ETF azionari (in misura pari al 10%). Nei tre anni successivi alla chiusura del collocamento, definiti “periodo di accumulazione”, il gestore modificherà i pesi delle diverse asset class, riducendo gradualmente, con cadenza trimestrale, la componente investita in titoli di debito ed incrementando, specularmente, l’esposizione ai mercati azionari.
Entro i tre mesi successivi alla scadenza dell’orizzonte di investimento, è previsto che il fondo sia oggetto di fusione per incorporazione nel fondo “Amundi Flessibile” o in altro fondo gestito da Amundi SGR caratterizzato da una politica di investimento omogenea o comunque compatibile a quella del fondo “Amundi Flessibile”.
Contatto
Debora Pastore
Head of Communication
A proposito di Amundi
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Primo asset manager europeo fra i primi 10 operatori a livello mondiale[1], Amundi propone ai suoi 100 milioni di clienti - privati, istituzionali e corporate - una gamma completa di soluzioni di risparmio e di investimento in gestione attiva e passiva, in asset tradizionali o reali ulteriormente arricchita da strumenti e servizi IT che coprono l'intera catena del valore del risparmio. Controllata del gruppo Crédit Agricole, Amundi è quotata in Borsa e gestisce oggi AUM per quasi 2.200 miliardi di euro[2]
Grazie alle sei piattaforme di gestione internazionali[3], alle capacità di ricerca finanziaria ed extra-finanziaria ed all’impegno di lunga data nell’investimento responsabile, Amundi è un nome di riferimento nel settore dell’asset management.
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