L’Investimento Responsabile nel 2024 secondo Amundi Tendenze da osservare per investitori responsabili

L’Investimento Responsabile nel 2024 secondo Amundi Tendenze da osservare per investitori responsabili

Milano, Italia,

L'investimento responsabile si sta diffondendo rapidamente e sta gradualmente convergendo verso un contesto più standardizzato e regolamentato. Questo cambiamento di scala ha generato accesi dibattiti per tutto il 2023, con un quadro normativo in fase di consolidamento e un significativo impulso alla transizione energetica.

Milano, 29 gennaio 2024 - L'investimento responsabile si sta diffondendo rapidamente e sta gradualmente convergendo verso un contesto più standardizzato e regolamentato. Questo cambiamento di scala ha generato accesi dibattiti per tutto il 2023, con un quadro normativo in fase di consolidamento e un significativo impulso alla transizione energetica.

Per stare al passo con le sfide ambientali e sociali che ci attendono, mantenendo al tempo stesso gli obiettivi dei clienti al primo posto, il settore finanziario deve fare maggiore chiarezza sulla value proposition della finanza sostenibile. Con questo obiettivo, Amundi pubblica il suo 1o rapporto  “Responsible Investment Views, che approfondisce sia le principali tendenze da monitorare nel 2024 sia le implicazioni per gli investitori.

Elodie Laugel, Chief Responsible Investment Officer di Amundi, dichiara: "I prossimi anni saranno cruciali. Una transizione più lenta comporterebbe certamente enormi costi ambientali, finanziari ed economici che devono essere attentamente identificati. Al contrario, se il mondo entrerà in uno scenario di transizione costante e ordinata, crediamo che le opportunità saranno immense. Gli investitori dovrebbero mantenere la rotta! La coerenza e la chiarezza della value proposition dell'investimento saranno componenti chiave del loro successo".

Vincent Mortier, Chief Investment Officer di Amundi, ha commentato: "Nonostante condizioni di mercato complesse, i flussi in investimenti responsabili continuano ad aumentare nel lungo periodo. Le tendenze favorevoli dovrebbero continuare a sostenere il loro sviluppo, dato che il 67%[1] degli asset owner globali è convinto della rilevanza dei fattori ESG. Inoltre, prevediamo che le strategie tematiche e d'impatto domineranno il mercato a partire dal 2024".

Mentre il 2023 è stato un anno di transizione, l'Investimento Responsabile ha ripreso a crescere

  • Gli asset detenuti nei fondi responsabili sono quadruplicati dal 2020 e ora rappresentano il 17% degli asset totali a livello mondiale2 e più della metà di quelli europei.
  • In un contesto di mercato difficile per l'Europa e per i fondi cross-border (- 84 miliardi di euro[2] di flussi netti), nel loro complesso i fondi responsabili hanno registrato flussi negativi in linea con il trend registrato dalle strategie tradizionali. Tuttavia, i fondi di investimento sostenibile che presentano il più alto livello di integrazione hanno registrato una significativa raccolta netta positiva: i fondi tematici, i fondi d'impatto e i fondi con screening ESG positivo hanno raccolto quasi 33 miliardi di euro tra gennaio e novembre 20232.
  • In termini di performance, dopo un difficile 2022 in un contesto di crisi energetica, il 2023 ha mostrato un ritorno in territorio positivo per i principali indici ESG. L'Europa, gli Stati Uniti e gli indici mondiali hanno tutti registrato una sovraperformance positiva significativa e solo i paesi emergenti hanno continuato a sottoperformare il loro indice di riferimento (su 10 anni, la versione SRI dell'MSCI World sovraperforma l'indice standard: +10,1% contro +9,2% per il periodo 2014-2023)[3] .

Elodie Laugel ha dichiarato: "Diversi segnali dimostrano che il settore sta diventando più maturo in materia di ESG. Ora l'industria finanziaria deve fare maggiore chiarezza nella value proposition a livello di prodotto e negli impegni presi a livello aziendale".

Sugli investimenti a impatto nei mercati emergenti, Vincent Mortier aggiunge: "Gli investimenti a impatto devono prendere in considerazione anche i mercati emergenti perché si tratta di aree altamente critiche per quanto riguarda la transizione climatica e la transizione energetica in generale. Inoltre, il contesto macroeconomico è favorevole agli investimenti nei mercati emergenti."

Amundi ritiene che il 2024 sarà un anno di accelerazione per l'Investimento Responsabile, guidato da tendenze strutturali promettenti, in particolare intorno a 6 importanti indicatori

  1. L'Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e il piano industriale Green Deal dell'UE rappresentano un grande supporto per i settori delle tecnologie verdi e dell'energia pulita.
  • Per la prima volta, l'allineamento tra sicurezza energetica, piani industriali strategici, obiettivi di politica estera e obiettivi climatici sta generando notevoli opportunità per gli investimenti responsabili.
  • Le iniziative politiche negli Stati Uniti, nell'Unione Europea e in Cina stanno portando a ingenti investimenti in green tech.
    • L'Inflation Reduction Act statunitense ha segnato una svolta, sbloccando 400 miliardi di dollari[4] per gli incentivi alle tecnologie verdi.
    • La risposta dell'UE, il piano industriale Green Deal, rafforzerà RePowerEU, un piano che mira a mobilitare 300 miliardi di euro[5] entro il 2030.
    • In Cina, la combinazione del piano "Made in China 2025" e del 14° Piano Quinquennale ha posto l'innovazione verde al centro della politica industriale.
  • Cinque aree tecnologiche verdi da monitorare nel 2024: batterie al sodio, IA per la gestione intelligente delle emissioni, acciaio verde, cattura e stoccaggio del carbonio e carburanti marini alternativi.
  1. Clima: l’attenzione per il Net Zero rimane più che mai rilevante nonostante la necessità di un'azione climatica più ambiziosa da parte dei policy maker.
  1. La "finanza mista" svolgerà un ruolo fondamentale per colmare il gap di finanziamento nei paesi emergenti.
  • In un momento di crisi del debito dei mercati emergenti, il divario tra gli investimenti necessari per ridurre a zero i gas serra entro il 2050 e gli attuali finanziamenti è aumentato. Dato lo spazio fiscale limitato nella maggior parte delle economie, il settore privato dovrà coprire tra l'80% e il 90% di questi investimenti (fonte: FMI). Colmare il gap di finanziamento sostenibile attraverso meccanismi scalabili di finanza mista e una migliore collaborazione tra enti pubblici e privati è più importante che mai.
  1. I rischi di sostenibilità sono molteplici e l'attenzione degli investitori verso la natura e una transizione equa dovrebbe aumentare.
  • Il concetto di "confini planetari", che delinea i limiti ambientali entro i quali l'umanità può operare in sicurezza, dovrebbe emergere come quadro di riferimento per gli investitori responsabili, in quanto consente di integrare biodiversità, clima e altre dimensioni della natura in un unico quadro omnicomprensivo.
  • Le azioni da parte di aziende e investitori in materia di biodiversità sono rimaste limitate a causa delle difficoltà nella raccolta dei dati e di reportistica. L'OCSE ha riferito che i finanziamenti per la biodiversità rappresentano solo il 7% dei fondi[6] stanziati per le misure ambientali. Si prevede che questa situazione cambierà con l'aumento delle relazioni sulla biodiversità, i progressi della ricerca e l'introduzione di apposite normative.
  • Per ovviare alla temporanea mancanza di dati e di reportistica sulla biodiversità, Amundi ha sviluppato un processo di investimento proprietario per monitorare l'impatto di un portafoglio sulla biodiversità.
  • Affinché la transizione abbia successo su scala globale, dobbiamo assicurarci che si tratti di una transizione equa. Ci aspettiamo che il settore privato dovrà far fronte ad una crescente richiesta di dimostrazioni concrete circa i suoi sforzi per promuovere una transizione inclusiva.
  • Amundi ha sviluppato un "punteggio di transizione equa", basato su criteri generici e settoriali, per ciascuno dei principali stakeholder coinvolti nella transizione: le comunità locali, i clienti, i lavoratori e la società in generale.
  1. Piano d'azione dell'UE per la finanza sostenibile: sono stati raggiunti importanti traguardi in termini di trasparenza che dovrebbero aprire la strada a un maggiore afflusso di capitali a sostegno di una crescita sostenibile e inclusiva.
  • Il Piano d'azione dell'UE per la finanza sostenibile ha apportato cambiamenti trasformativi al panorama europeo dei fondi sostenibili, migliorando la trasparenza e gli standard. Il suo impatto va oltre l'Europa, poiché sta influenzando le autorità di regolamentazione di tutto il mondo ed è diventato un punto di riferimento.
  • Per raggiungere l'obiettivo di finanziare la transizione attraverso scelte individuali, il Piano d'azione deve garantire chiarezza e comparabilità tra le offerte di finanza sostenibile. Queste devono essere adattate alle esigenze degli investitori finali per consentire una mobilitazione diffusa dei risparmi verso la transizione.
  1. Oltre i titoli dei giornali sul “dietro front” in ambito ESG: l'ESG è considerato sempre più importante dagli investitori.
  • In alcune regioni l'investimento responsabile sta generando reazioni negative, con dibattiti su una sua presunta debolezza o, al contrario, con accuse di violazione dei doveri fiduciari.
  • Tuttavia, più di due terzi di asset owner (67%) ritiene che l'ESG sia diventato ancora più cruciale per la politica di investimento negli ultimi 5 anni (fonte: Morningstar).
  • Questo “dietro front” dovrebbe essere visto come un segnale di maturazione del settore. In primo luogo, dimostra che è in atto un vero cambiamento. In secondo luogo, richiama l'esigenza di chiarezza nelle value proposition e negli impegni aziendali. Le aspettative degli investitori devono essere soddisfatte su questi due fronti.
  • Nel 2024 ci aspettiamo che gli asset manager continuino a migliorare la trasparenza a livello di prodotto e che chiariscano come gli impegni a livello di società di gestione siano collegati agli obiettivi di prodotto. Le autorità di regolamentazione hanno un ruolo chiave nel prevenire la polarizzazione del dibattito, imponendo una maggiore trasparenza e definendo un quadro comune.
  •  

Consulta il rapporto completo Amundi Responsible Investment Views 2024

Footnotes

 

  1. ^ [1] Sondaggio Morningstar "Voice of the Asset Owner Survey 2023”.
  2. ^ [2] Dati Broadridge a novembre 2023. Tutti i diritti riservati. Le informazioni qui contenute appartengono a Broadridge e/o ai suoi fornitori di contenuti, non possono essere riprodotte o ridistribuite e non offrono alcuna garanzia di accuratezza, completezza o rilevanza. Né Broadridge né i suoi fornitori di contenuti possono essere ritenuti responsabili in caso di danni o perdite derivanti dall'utilizzo di queste informazioni.
  3. ^ [3] Dati MSCI pubblicati il 22 gennaio 2024. Le informazioni MSCI possono essere utilizzate solo per uso interno, non possono essere riprodotte o ridiffuse in alcuna forma e non possono essere utilizzate come base o componente di alcuno strumento o prodotto finanziario o indice. Nessuna delle informazioni MSCI intende costituire una consulenza d'investimento o una raccomandazione per prendere (o astenersi dal prendere) qualsiasi tipo di decisione d'investimento e non si può fare affidamento su di esse. I dati e le analisi storiche non devono essere considerati come un'indicazione o una garanzia di un'analisi, di una previsione o di un pronostico sulla performance futura. Le informazioni di MSCI sono fornite "as is" e con l'utilizzo di tali informazioni ci si assume l'intero rischio collegato. MSCI, ciascuna delle sue affiliate e ogni altra persona coinvolta o collegata alla compilazione, all'elaborazione o alla creazione di qualsiasi informazione MSCI (collettivamente, le "Parti MSCI") declinano espressamente tutte le garanzie (incluse, a titolo esemplificativo, le garanzie di originalità, accuratezza, completezza, tempestività, non violazione, commerciabilità e idoneità a uno scopo particolare) in relazione a queste informazioni. Senza limitare quanto sopra, in nessun caso le Parti MSCI saranno responsabili di danni diretti, indiretti, speciali, incidentali, punitivi, consequenziali (inclusi, senza limitazione, i mancati profitti) o di qualsiasi altro tipo.
  4. ^ [4] McKinsey.
  5. ^ [5] Commissione europea.
  6. ^ [6] Rapporto OCSE “Biodiversity, natural capital and the economy”

INFORMATIVA AD USO ESCLUSIVO DI GIORNALISTI E ALTRI OPERATORI QUALIFICATI DEI MEDIA PER FINALITÀ EDITORIALI INDIPENDENTI. Le informazioni fornite non sono da intendere come una comunicazione di marketing, una raccomandazione di investimento, un’offerta di acquisto o vendita di strumenti finanziari o una proposta contrattuale, né come ricerca in materia di investimenti o come analisi finanziaria. Le presente informativa non può essere riprodotta, distribuita a terzi o pubblicata, in tutto o in parte, senza la preventiva autorizzazione di Amundi. I contenuti di questa comunicazione non possono essere utilizzati per lo svolgimento di attività pubblicitaria. Le informazioni fornite sono ritenute accurate alla data della redazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza preavviso. Questa comunicazione si basa su fonti considerate affidabili al momento della redazione. Le informazioni fornite non costituiscono in alcun modo né devono essere intese come una ricerca in materia di investimenti, un’analisi finanziaria, una raccomandazione di investimento, un’offerta di acquisto o vendita di strumenti finanziari, una proposta contrattuale o una comunicazione di marketing. Eventuali dati riferiti a performance passate non sono un indicatore attendibile di performance attuali o future. Non vi è garanzia che i Paesi, i mercati o i settori eventualmente citati manifestino i rendimenti attesi. Le informazioni fornite non intendono sostituire in alcun modo le autonome e personali valutazioni che un investitore è tenuto a svolgere prima della conclusione di una qualsiasi operazione attinente a servizi, strumenti e prodotti finanziari. Si declina qualsiasi responsabilità in caso di qualsivoglia perdita, diretta o indiretta, derivante dall’affidamento alle opinioni o dall’uso delle informazioni ivi contenute. Investire comporta dei rischi. Prima di qualunque investimento, prendere attenta visione della documentazione relativa allo strumento finanziario oggetto dell'operazione, la cui sussistenza è disposta dalla applicabile normativa di legge e regolamentare tempo per tempo vigente. La presente comunicazione non è diretta alle “US Person”.

A proposito di Amundi

A proposito di Amundi

Primo asset manager europeo fra i primi 10 operatori a livello mondiale[1], Amundi propone ai suoi 100 milioni di clienti - privati, istituzionali e corporate - una gamma completa di soluzioni di risparmio e di investimento in gestione attiva e passiva, in asset tradizionali o reali ulteriormente arricchita da strumenti e servizi IT che coprono l'intera catena del valore del risparmio. Controllata del gruppo Crédit Agricole, Amundi è quotata in Borsa e gestisce oggi AUM per quasi 2.200 miliardi di euro[2]

Grazie alle sei piattaforme di gestione internazionali[3], alle capacità di ricerca finanziaria ed extra-finanziaria ed all’impegno di lunga data nell’investimento responsabile, Amundi è un nome di riferimento nel settore dell’asset management.

I clienti di Amundi possono contare sulle competenze e sulla consulenza di 5.500 professionisti in 35 paesi.

Amundi, un partner di fiducia che lavora ogni giorno nell’interesse dei suoi clienti e della società

www.amundi.com    

Footnotes

 

  1. ^ [1] Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2024, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2023
  2. ^ [2] Dati Amundi al 30/09/2024
  3. ^ [3] Boston, Dublino, Londra, Milano, Parigi e Tokyo

Una domanda specifica? Una curiosità? Contattaci!

Siti web amundi